SEBENICO, la città di Drazen Petrovic
- Michele Racca
- 12 minuti fa
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È una città piccola e a misura d’uomo, ha molto da offrire ma incredibilmente non è ancora assalita dai turisti come altre mete della costa. Sebenico è davvero speciale anche solo per la sua posizione. Siamo nella Dalmazia centrale sulla foce del fiume Krka, in una splendida baia naturale collegata al mare dal canale di Sant’Antonio. Di fronte c’è una miriade di isole, ben 275 inclusi gli scogli, nel turchese Mar Adriatico.
Ma oltre alle bellezze naturali, Sibenik è perfetta per rilassarsi e per visitare senza tabelle di marcia serratissime il suo splendido centro storico medievale. Pensate, è stata la più antica città fondata dai croati sulla costa, il primo documento che ne attesta l’esistenza risale al 1066! Nei secoli passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, dell’Impero austriaco e tramite mille peripezie (fra cui l’occupazione italiana) fu annessa alla Jugoslavia fino alla guerra d’indipendenza degli anni ’90.

La vera chicca di Sibenik è la Cattedrale di San Giacomo. Patrimonio Unesco, che con la sua cupola sovrasta i palazzi in pietra del centro e si staglia contro le acque limpide del mare. Costruita in stile gotico e rinascimentale tra il 1400 e il 1500 (i lavori durarono oltre un secolo), è speciale per due motivi in particolare. Prima di tutto il metodo con cui è stata costruita, interamente in pietra con un sistema di assemblaggio a secco degli elementi cesellati su misura. Secondo, ha una settantina di teste scolpite lungo le pareti esterne, che rappresentano in modo molto realistico gente comune. Avrei passato ore a osservarle tutte, ognuna col suo sguardo, la sua espressione, alcune coi cappelli tipici dell’epoca. Durante la guerra jugoslava la cattedrale è stata parecchio danneggiata, ma per fortuna le riparazioni hanno fatto miracoli e non ci sono danni visibili.

Attraversando i giardini pubblici ed accedendo al centro storico di Sebenico dal lato meridionale, il complesso conventuale di San Francesco è la prima costruzione che si incontra.
Il cortile interno, probabilmente oggetto di un recente recupero, è incantevole e liberamente accessibile. Da qui si può accedere alla chiesa, che non ha particolari elementi decorativi ma è ad accesso gratuito, e al convento.
Il museo, ospitato nell’edificio risalente al XIV secolo, dispone di alcuni manoscritti molto antichi e spartiti musicali risalenti a più di mille anni fa, ma non abbiamo approfondito la visita.

Cuore dello Stari Grad di Sebenico, Piazza della Repubblica Croata è un gioiello formato da tante pietre preziose quanti sono gli edifici storici che vi si affacciano.
Su tutti, la Cattedrale di San Giacomo, e il portale settentrionale sul quale si protrae la statua del santo, a difesa della città di Sebenico.
Sul lato opposto, l’elegante porticato del palazzo del municipio oggi è occupato da un ristorante che offre la possibilità di cenare in una location davvero romantica.
Al piano superiore, le stanze di rappresentanza in stile rinascimentale ancora oggi vengono utilizzate per celebrare matrimoni ed eventi mondani.
Alzando lo sguardo, si possono ammirare i palazzi in stile barocco veneziano, che rendono Piazza della Repubblica uno dei “salotti” più belli di tutta la Croazia.

La scalinata che conduce a Sebenico Alta parte da palazzo Pellegrini, edificio storico trasformato in un rinomato ristorante da una stella Michelin.
La splendida vista sulla cattedrale e il porticato rendono questo punto uno dei più romantici e suggestivi della città.

A lungo dimenticato ed abbandonato, nel 2007 il giardino mediterraneo di Sibenik è tornato finalmente ai suoi antichi splendori, in occasione del corposo intervento di restauro che ha coinvolto il convento di San Lorenzo.
L’ingresso è seminascosto in una via laterale che sale verso la Fortezza di San Michele: oltrepassando il portale di pietra vi ritroverete circondati da piante medicinali, aromatiche ed ornamentali.
Difficile andare via da un luogo così celestiale?
Allora potete continuare a sognare occupando uno dei tavolini del caffè e ordinando qualcosa da bere.

La salita alla Fortezza di San Michele, baluardo della città, non è impegnativa e permette di scoprire degli scorci di Sebenico alta davvero incantevoli.
Nel Medioevo la fortezza era il più importante sistema difensivo della città, all’interno del quale si trovava l’esercito di Sebenico.
Fortunatamente i tempi si sono fatti più tranquilli e dal 2014 il cortile superiore della Fortezza di San Michele è diventato un bellissimo teatro all’aperto, che ospita concerti e opere teatrali sotto le stelle.
Affacciandosi dalle terrazze superiori, si ha una splendida vista sulla città e sul Canale di Sant’Antonio, prima di sconfinare con lo sguardo nel Mare Adriatico, verso le innumerevoli isole dell’arcipelago di Sebenico tra cui spiccano le Incoronate.
All’interno della fortezza vi è un piccolo museo che racconta la storia di Sebenico ed è possibile ammirare due cisterne risalenti al XV secolo.

Scendiamo nuovamente verso la Cattedrale di San Giacomo, divertendoci a cambiare spesso direzione e a scoprire nuovi angoli della città vecchia di Sebenico.
Raggiungiamo infine il lungomare, o meglio il lungo canale di Sant’Antonio: un nuovo percorso pedonale di circa 4,5 chilometri, lungo il quale si alternano aree verdi, caffè e ristoranti.
L’orario perfetto per fare questa bella passeggiata è poco prima del tramonto, in modo da raggiungere la terrazza panoramica su Banj Beach proprio quando il sole sta scendendo all’orizzonte.

Se avete ancora tempo prima del tramonto, rilassatevi a Banj Beach, la spiaggia della città di Sebenico, oppure scattate qualche foto alla città vecchia, che da qui offre il suo lato più affascinante.
Dopodiché, salite sulla terrazza panoramica che si protende verso il mare, per ammirare il sole scendere dietro le isole dell’arcipelago e il cielo trasformarsi nelle mille sfumature del giorno che lascia spazio all’imbrunire.

Ed infine, per gli amanti del basket, ricordo che Sebenico è la città natale di Drazen Petrovic, il più grande cestista europeo ed uno dei più illustri di ogni tempo a livello mondiale, scomparso in un incidente stradale in Germania il 07 giugno 1993. Ulica Petra Preradovica 3, Sibenik, Croazia, questo indirizzo inserito su Google Maps e Street View ci catapulta davanti all’ingresso di un palazzone di periferia piuttosto maltenuto.
Sopra la porta d’ingresso del condominio c’è un numero civico: il 3.
Siamo troppo vicini al palazzo, con uno “zoom out” ci allontaniamo e iniziamo a guardarci intorno. Iniziamo a ruotare l’inquadratura. Ruotando a destra o a sinistra, il contesto non cambia. Palazzoni e auto utilitarie parcheggiate. E un piccolo canestro, sopra a una parete dipinta di bianco, su cui qualcuno ha disegnato qualcosa, con ai piedi parcheggiata una Golf bianca, la prima amatissima auto di Drazen.
Proviamo ad avvicinarci a quella parete, riusciamo a posizionarci esattamente di fronte. È un murales piuttosto casereccio, ma dalla posizione assolutamente unica. Una frase: “Jednom, i za sva vremena”, che letteralmente significa “una volta sola e per l’eternità”. Vedrai alcuni stemmi che probabilmente conosci e altri che sicuramente non conosci.
Sono le squadre in cui ha giocato un bambino cresciuto in quel palazzo maltenuto.Prima le difficili: GKK Sibenik, Cibona Zagabria.E poi Real Madrid, Portland Trail Blazers, New Jersey Nets.
Un bambino che ogni giorno correva fuori da quel civico 3, trotterellando goffamente dietro al fratello maggiore stringendo la palla tra le mani per fare la cosa più bella del mondo: giocare a basket.
C’è anche una targa: “Durante la tua vita hai raggiunto l’eternità e lì resterai per sempre”. Il disegno non è un capolavoro e l’immagine del viso è sfocata. Ma davanti a una casacca della Croazia con una medaglia al collo, da quelle parti, non ci possono essere dubbi.
È quel bambino, il bambino prodigio del basket. Il Mozart dei canestri.

E si ci spostiamo di qualche metro, lungo la via principale di questo quartiere di Sebenico, che si chiama Baldekin, si può ancora vedere, e calcare personalmente, il campetto dove Drazen ha iniziato a giocare. Fuori è presente una panchina su cui campeggia una statua in bronzo raffigurante Drazen, con una palla da basket tra i piedi.

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